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HSE Manager un numero sempre maggiore di organizzazioni, sia nel settore pubblico che in quello privato, sta comprendendo il valore di ingaggiare professionisti altamente qualificati che possano condurle al pieno rispetto degli standard nel campo della salute, sicurezza e ambiente (HSE).
L’acronimo HSE sta per “Health, Safety & Environment”, ovvero Salute, Sicurezza e Ambiente.
Il Manager HSE rappresenta un ruolo cruciale, rispondendo alla richiesta di quelle organizzazioni che considerano l’armonizzazione tra salute, sicurezza e tutela ambientale come la via più efficace ed efficiente per aderire ai requisiti legali e perseguire obiettivi aziendali, mirando a un incessante progresso.
Sul fronte normativo, il profilo del Manager HSE è delineato dalla norma UNI 11720:2018 (Attività professionali non regolamentate – Manager HSE – requisiti di conoscenza, abilità e competenza).
Questa normativa, emessa il 19 luglio 2018, stabilisce i criteri specifici per la professione e si articola in 6 articoli e 6 appendici.
HSE Manager Norma UNI 11720:2018
Gli articoli sono:
0 – Introduzione;
1 – Scopo e Campo di Applicazione;
2 – Riferimenti Normativi;
3 – Termini e Definizioni;
4 – Compiti e attività specifiche;
5 – Conoscenze, abilità e competenze;
6 – Elementi per la valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento.
Le appendici sono:
A – conoscenze e abilità;
B – requisiti di qualificazione professionale;
C – formazione specifica: contenuti dei moduli formativi;
D – aspetti etici e deontologici applicabili;
E – comportamenti personali attesi;
F – riferimenti legislativi applicabili;
Tale documento, definisce il manager HSE come professionista che, per le competenze e le abilità possedute, sia in grado di gestire in processi e sottoprocessi in ambito HSE.
Profili
Due sono le figure professionali in cui un Manager HSE può specializzarsi:
Profilo Operativo: tale figura si dedica alla gestione autonoma degli aspetti operativi, assicurando l’efficace attuazione delle politiche e dei processi di sicurezza sul lavoro.
Profilo Strategico: questo ruolo prevede la conduzione autonoma delle scelte strategiche legate alla sicurezza, alla salute e all’ambiente all’interno dell’organizzazione, con l’obiettivo di orientare le direttive aziendali verso standard elevati di HSE.
Il Manager HSE è fondamentale sia nella fase di progettazione della strategia aziendale, identificando preventivamente i rischi associati a diverse opzioni decisionali, sia nella gestione quotidiana, implementando misure di prevenzione e protezione per la salute dei lavoratori, per l’ambiente e per il patrimonio aziendale, in conformità con la normativa vigente.
Per mantenersi aggiornato, il professionista HSE deve completare almeno 72 ore di formazione professionale ogni tre anni.
La consulenza qualificata in materia di sicurezza e ambiente
Tra le maggiori funzioni che sono attribuite ai Manager HSE, si può annoverare innanzitutto quella di supporto ai vertici dell’organizzazione, per valutare in anticipo l’impatto delle scelte di business.
Ad esempio relativamente all’introduzione di nuovi processi, coordinando le attività di valutazione preventiva, nonché per identificare i ruoli, i compiti e le responsabilità organizzative in ambito HSE.
Non di secondaria importanza la funzione di comunicazione e di promozione di una cultura orientata alla tutela della salute, della sicurezza e della protezione dell’ambiente, di gestione dei rapporti con le parti interessate, interne ed esterne all’azienda.
Fondamentale anche il ruolo di raccordo con i vertici aziendali, che si attua mediante la partecipazione agli incontri della direzione, al fine di identificare ed analizzare i potenziali impatti dell’attività dell’azienda in relazione agli ambiti HSE.
Lo scopo dell’attività del manager HSE è quello di assicurare il necessario livello di competenza di tutti gli interessati per svolgere nel modo corretto le proprie attività.
Differenza tra HSE Manager e responsabile ambientale
L’HSE manager non è da confondere con il responsabile ambientale.
Sebbene non esista, nella normativa vigente, una specifica definizione di responsabile ambientale è possibile ricavarne le caratteristiche tipiche a partire dalle diverse forme che la responsabilità allo stesso ascrivibile può assumere.
Nella prassi, accade frequentemente che le aziende, specialmente quelle di grandi dimensioni, affidino la gestione dei propri adempimenti ambientali ad un soggetto terzo, che, mediante la sottoscrizione di apposito contratto, si impegna in nome e per conto dell’azienda in questione ad eseguire le attività ivi previste, esonerando il committente da qualsiasi responsabilità.
tuttavia, vi sono taluni adempimenti ambientali, con le relative responsabilità, che non possono essere attribuiti contrattualmente dalle aziende ad un soggetto terzo in quanto individuati ed assegnati per legge.
Ciò non toglie, comunque, che tale contratto possa rivelarsi uno strumento utile ai fini dell’ottenimento di un risarcimento del danno in sede di regolamentazione dei rapporti fra le parti, nonché PER L’UTILIZZO COME PARZIALE ESIMENTE IN SEDE DI APPLICAZIONE DI EVENTUALI SANZIONI.
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